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112974E' stata approvata oggi in Senato la Legge di stabilità 2016, con importanti novità per il settore primario. Sono state confermate tutte le più importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro.

Ringrazio i senatori – ha affermato il ministro Maurizio Martina – per l’attenzione riservata al settore agricolo e della pesca, irrobustendo gli interventi che rendono questa Legge di stabilità davvero a trazione agricola. Abbiamo affrontato concretamente il tema della tutela del reddito delle imprese, mettendo in campo risorse straordinarie che superano gli 800 milioni di euro. Un’operazione che non veniva realizzata da anni di taglio di tasse sui fattori produttivi, con la cancellazione dell’Irap e dell’Imu sui terreni delle aziende agricole. Risorse che potranno essere utilizzate per gli investimenti, l’innovazione e la crescita di un comparto che è e sarà sempre più protagonista del rilancio economico e occupazionale del Paese”.

Le novità dal Senato

Cassaintegrazione per la pesca
Per la tutela del reddito dei pescatori e degli operatori ittici viene rifinanziata la cassa integrazione della pesca per 18 milioni di euro per il 2016.

Rifinanziamento del settore bieticolo-saccarifero
Vengono stanziati 5 milioni di euro in due anni per il finanziamento del settore bieticolo-saccarifero, tenuto conto dell’attuale scenario di mercato del settore e in vista della fine del regime delle quote a livello europeo.

Confermato regime Iva agevolato per i piccoli produttori
Si conferma il regime speciale già vigente dell’Iva per il settore agricolo, per i soggetti passivi con un volume d’affari non superiore a 7.000 euro, recuperando per il settore oltre 18 milioni di euro.

Le principali misure confermate

• Via Irap e Imu sui terreni per le imprese agricole
Tutelare il reddito degli agricoltori e favorire il rilancio immediato degli investimenti: sono questi gli obiettivi del taglio delle tasse sui fattori produttivi con la cancellazione di Irap e Imu sui terreni. 600 milioni di euro che potranno essere così utilizzati dalle aziende per aumentare la competitività, creare occupazione e affrontare con più forza la sfida dei mercati anche internazionali.

Quanto risparmiano le aziende - Casi concreti
Grazie agli interventi stabiliti, le imprese agricole avranno forti risparmi fiscali. Ad esempio un’azienda di produzione di latte in Lombardia, con un fatturato da 400 mila euro, beneficerà di 3.100 euro di taglio Irap, 1.800 euro di taglio Imu, oltre a 5.600 euro di aumento compensazione Iva, per un totale di 10.500 euro di tasse in meno. Risparmio da 8.800 euro, invece, per un’impresa vitivinicola da 12 ettari in Abruzzo, grazie all’eliminazione dell’Irap che costava 4.660 euro e dell’Imu che pesava per 4.220 euro. Anche al Sud l’intervento è molto consistente: per un’azienda agrumicola siciliana di 14 ettari, infatti, ci saranno oltre 12.200 euro di tasse in meno (5.386 euro di Irap e 6.858 euro di Imu).

• Più tutela del reddito: 140 milioni per assicurazioni contro calamità
Per garantire la tutela del reddito degli agricoltori danneggiati da fenomeni di eccezionale avversità atmosferica, viene finanziato con 140 milioni di euro in due anni il programma di agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali.

• Più innovazione e sicurezza: 45 milioni per rinnovo macchine agricole
45 milioni di euro vengono stanziati per il rinnovo delle macchine agricole, puntando su tecnologie innovative, sicure e sostenibili. Il fondo, creato presso l’Inail, è destinato a finanziare gli investimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori agricoli e forestali. La misura ha l’obiettivo di favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l’abbattimento delle emissioni inquinanti e l’aumento dell’efficienza delle prestazioni.

• Meno tasse per gli allevatori: 32 milioni per aumento compensazione Iva
Confermato l’intervento inserito nel Piano latte del ministro Martina con l’aumento della compensazione Iva da 8,8% a 10% per i produttori di latte fresco. Il risparmio fiscale conseguente per le aziende del settore vale circa0,5 centesimi di euro per litro venduto.

• Razionalizzazione Enti: accorpamento Isa e Sgfa in Ismea
Dopo l’accorpamento di Cra e Inea nel nuovo Crea, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, prosegue l’azione di razionalizzazione degli enti collegati al Mipaaf. Per aumentare l’efficienza dell’amministrazione e favorire l’accesso al credito delle imprese agricole, la Legge di stabilità prevede che l’Istituto sviluppo agroalimentare, Isa, e la Società gestione fondi per l’agroalimentare, Sgfa, vengano incorporati nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, Ismea.

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paesaggioFIRENZE – Al via il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana per il settennato 2014-2020. La Direzione generale agricoltura della Commissione UE ha infatti inviato la "comfort letter" che consente alla Regione di partire con l'attuazione delle misure previste in attesa dell'approvazione formale che avverrà dopo l'adozione del nuovo quadro finanziario europeo. In Regione c'è soddisfazione per un traguardo che viene considerato importante e per niente scontato: la Toscana è infatti nel gruppo delle prime 4 regioni italiane ad aver ottenuto l'ok dall'Europa. Questo risultato è frutto di un lungo lavoro di squadra tra l'assessorato all'agricoltura e tutti i partner più rappresentativi del mondo agro-alimentare, forestale, sociale ed economico, che si è articolato attraverso diverse fasi di concertazione, tutte caratterizzate da un forte spirito di condivisione e di proficua partecipazione.

L'approvazione del PSR si aggiunge a quella dei Programmi Operativi (POR) sui fondi europei per imprese e formazione: FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e FSE (Fondo Sociale Europeo), già operativi da qualche mese.

Il PSR mette a disposizione oltre di 961 milioni di euro, 91 in più rispetto al precedente periodo di programmazione 2007-2013. La quota comunitaria delle risorse è pari al 43,12%, la restante parte è cofinanziata dalla Regione e dallo Stato.

Il principio di base del nuovo PSR è quello di mettere non solo l'agricoltore, ma gli anche altri soggetti del mondo rurale, al centro delle azioni del Programma. Le azioni hanno l'obiettivo di permettere alle aziende di migliorare la competitività, contribuire alla conservazione dell'ecosistema e all'adeguamento ai cambiamenti climatici, allo sviluppo economico e sociale dei territori rurali, con particolare riferimento a quelli montani. Il tutto caratterizzato da un concetto trasversale che accompagni tutti gli interventi: l'esigenza di innovare i comportamenti e gli attori del sistema rurale, in un ambito di semplificazione delle politiche regionali.

Già con la conclusione della fase di negoziazione informale, prima della comfort letter ufficiale, la Regione ha dato il via ad alcuni bandi in anticipazione, condizionati all'approvazione del PSR, fra i quali i premi a superficie per le indennità compensative in zone svantaggiate e per l'agricoltura biologica. La Giunta Regionale ha inoltre approvato specifiche delibere per l'avvio della progettazione integrata attraverso i PIF (progetti integrati di filiera) e per il pacchetto giovani ed a breve usciranno i relativi bandi. Successivamente si prevede di dare il via alla misura sulla formazione, relativamente ai corsi necessari per l'ottenimento dei tesserini fitosanitari.

 

Focus su: Pacchetto Giovani, progetti di filiera, redditività e innovazione

Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Toscana, in coerenza con la nuova strategia Europa 2020, è basato su 6 priorità, che in estrema sintesi si riassumono in: innovazione, redditività, filiere, tutela dell'ambiente, promozione fonti energetiche rinnovabili, integrazione sociale. Di conseguenza il 45,62% dei finanziamenti, pari a 438,8 milioni di euro, è destinato alla redditività delle imprese agricole, alle tecnologie innovative, all'ammodernamento delle aziende e alla diversificazione, a promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare. Queste risorse pubbliche consentiranno di sostenere interventi per una spesa totale pubblico-privato di circa 1 miliardo di euro.

Il 30,9% delle risorse, pari a circa 297,3 milioni sarà destinato all'ambiente, ovvero alla conservazione, al ripristino e alla valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, alla tutela della biodiversità, alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla loro migliore gestione.

L'11,8% dei finanziamenti, pari a 113,3 milioni serviranno ad incentivare l'uso più efficiente delle risorse idriche e dell'energia e a favorire l'uso di energie rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra. Le risorse per lo sviluppo economico e per l'inclusione sociale delle comunità rurali ammontano a 98 milioni di euro (10,2% del totale). Di queste 40 milioni andranno ad implementare la banda larga e ultralarga.

Il programma LEADER (interventi per promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali più fragili) avrà a disposizione 58 milioni di euro. La percentuale di risorse destinata all'assistenza tecnica è pari all'1,4%.

Una dotazione importante, pari a 81 milioni, che viene "spalmata" su tutte le misure, è destinata apromuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione, con attività di formazione, informazione, servizi di consulenza e per stimolare la cooperazione e lo sviluppo di conoscenze nelle zone rurali. Un 'altra fetta importante sarà destinata alla progettazione integrata che verrà attivata sia con i Progetti Integrati di Filiera, sia con il Pacchetto Giovani. Si tratta di bandi multimisura, volti a promuovere progetti in cui vengono attivate più misure contemporaneamente.

Il primo bando sui PIF – in uscita nei prossimi giorni - stanzierà per l'anno in corso 90 milioni di euro. Il bando sul Pacchetto Giovani, che uscirà entro il mese di maggio, prevede uno stanziamento di 40 milioni. Per incentivare l'avvio di nuove imprese agricole sostenute da giovani (tra i 18 e i 40 anni non compiuti) è previsto un premio di primo insediamento di 40 mila euro, che diventa di 50 mila per le zone montane.

Grazie al nuovo Programma di Sviluppo Rurale la Regione conta di offrire opportunità finanziarie importanti agli agricoltori, ma anche offrire stimoli a creare qualcosa di nuovo, oltre ad offrire uno strumento per aggredire i problemi strutturali dell'agricoltura, come l'invecchiamento degli agricoltori e la perdita di aziende agricole, il dissesto idrogeologico, la frammentazione aziendale e le difficoltà ad impostare strategie di filiera.

fonte

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Offriamo la nostra consulenza alle aziende agricole che intendono partecipare al Bando Fipit dell' INAIL 2014

L' INAIL sostiene le piccole e micro imprese, comprese quelle
individuali, operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e
lavorazione dei materiali lapidei, nella realizzazione di progetti di innovazione
tecnologica per gli impianti, le macchine e le attrezzature mirati al miglioramento delle
condizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel rispetto delle vigenti
disposizioni di legge.

Per il 2014 il bando Fipit mette a disposizione 30 milioni di euro ripartiti tra i tre settori di attività. I fondi di settore sono a loro volta suddivisi in budget regionali e provinciali come previsto nei relativi bandi. Dal 3 novembre 2014 e fino alle ore 18.00 del 3 dicembre 2014 le aziende avranno la possibilità di presentare la domanda di accesso al presente bando.

Sono ammessi a contributo unicamente i costi relativi all’ acquisto/adeguamento di
impianti, macchine o attrezzature. fonte

 

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